INNAMORAMENTO E AMORE: TERAPIA PER CUORI INFRANTI
“Senza di lei nulla ha più significato...”, “E’ sempre la stessa storia, mi attraggono tutti quelli come lui...”, “Dopo tanto tempo che stiamo insieme, non me lo sarei mai aspettato...”, “Non voglio più una relazione seria, l’ amore fa soffrire troppo”.
Quante possono essere le argomentazioni in tema di amore e quanto della nostra vita è intessuto e retto da tale sentimento, eppure ci si comporta spesso come se non fosse un’arte da apprendere, come se riporre su questioni amorose, sforzo e saggezza non conti.
Perché ciò accade?
Forse perché si ritiene che “amore” sia “essere amati”, piuttosto che amare e quindi gli sforzi si focalizzano su come essere amabili. Forse accade perché si pensa che amare sia una cosa “semplice”, ma la vera difficoltà è trovare il soggetto degno del nostro amore. Chissà, forse perché ci si confonde tra quel sentimento iniziale, intuitivo, impulsivo che è l’innamoramento con lo stato permanente di essere innamorati. Come spiega Erich Fromm in L’arte di amare : in questi casi viene scambiata l’intensità dell’infatuazione, il folle amore che li lega, per la prova dell’intensità del loro sentimento, mentre potrebbe solo provare l’intensità della loro solitudine. Spiega lo stesso autore: Il primo passo è convincersi che l’amore è un’arte così come la vita è un’arte: se vogliamo sapere come amare dobbiamo procedere allo stesso modo come se volessimo imparare qualsiasi altra arte...
Da che mondo è mondo l’essere umano è afflitto dal problema di come superare la solitudine e raggiungere l’unità.
Chi ha il cuore infranto ripiomba nell’atavico sconforto dell’affrontare il problema della solitudine, è l’infrangersi di un senso di unità che fa riemergere l’ansia di essere indifesi, scoperti. La vergogna e/o la colpa di essere rimasti estranei nella coppia, perchè non si è imparato ad accettare le differenze e la separazione, non si è imparato ad amarle.
Dunque piuttosto che arrovellarsi e struggersi nel vorticoso marasma di emozioni e pensieri negativi che il nostro cuore infranto produce, credo sia il caso di raccogliere i cocci e scoprire come poter imparare ad amare in modo maturo anelando all’unione, a condizione di preservare la nostra stessa integrità ed individualità, abbattere i muri rimanendo se stessi, imparare ad essere attivi e coraggiosi nell’amore lasciando alle spalle la dipendenze, l’onnipotenza narcisistica, la possessività, la tesaurizzazione dell’altro.
Negli incontri individuali dedicati alla terapia dei cuori infranti, il lavoro si focalizzerà sugli elementi che contraddistinguono l’amore maturo di ogni tipo e genere: la premura, il rispetto, la responsabilità e la conoscenza approfondita.
“Senza di lei nulla ha più significato...”, “E’ sempre la stessa storia, mi attraggono tutti quelli come lui...”, “Dopo tanto tempo che stiamo insieme, non me lo sarei mai aspettato...”, “Non voglio più una relazione seria, l’ amore fa soffrire troppo”.
Quante possono essere le argomentazioni in tema di amore e quanto della nostra vita è intessuto e retto da tale sentimento, eppure ci si comporta spesso come se non fosse un’arte da apprendere, come se riporre su questioni amorose, sforzo e saggezza non conti.
Perché ciò accade?
Forse perché si ritiene che “amore” sia “essere amati”, piuttosto che amare e quindi gli sforzi si focalizzano su come essere amabili. Forse accade perché si pensa che amare sia una cosa “semplice”, ma la vera difficoltà è trovare il soggetto degno del nostro amore. Chissà, forse perché ci si confonde tra quel sentimento iniziale, intuitivo, impulsivo che è l’innamoramento con lo stato permanente di essere innamorati. Come spiega Erich Fromm in L’arte di amare : in questi casi viene scambiata l’intensità dell’infatuazione, il folle amore che li lega, per la prova dell’intensità del loro sentimento, mentre potrebbe solo provare l’intensità della loro solitudine. Spiega lo stesso autore: Il primo passo è convincersi che l’amore è un’arte così come la vita è un’arte: se vogliamo sapere come amare dobbiamo procedere allo stesso modo come se volessimo imparare qualsiasi altra arte...
Da che mondo è mondo l’essere umano è afflitto dal problema di come superare la solitudine e raggiungere l’unità.
Chi ha il cuore infranto ripiomba nell’atavico sconforto dell’affrontare il problema della solitudine, è l’infrangersi di un senso di unità che fa riemergere l’ansia di essere indifesi, scoperti. La vergogna e/o la colpa di essere rimasti estranei nella coppia, perchè non si è imparato ad accettare le differenze e la separazione, non si è imparato ad amarle.
Dunque piuttosto che arrovellarsi e struggersi nel vorticoso marasma di emozioni e pensieri negativi che il nostro cuore infranto produce, credo sia il caso di raccogliere i cocci e scoprire come poter imparare ad amare in modo maturo anelando all’unione, a condizione di preservare la nostra stessa integrità ed individualità, abbattere i muri rimanendo se stessi, imparare ad essere attivi e coraggiosi nell’amore lasciando alle spalle la dipendenze, l’onnipotenza narcisistica, la possessività, la tesaurizzazione dell’altro.
Negli incontri individuali dedicati alla terapia dei cuori infranti, il lavoro si focalizzerà sugli elementi che contraddistinguono l’amore maturo di ogni tipo e genere: la premura, il rispetto, la responsabilità e la conoscenza approfondita.